La notizia era nell'aria. Da ieri i principali Paesi europei, e non solo, hanno chiuso la porta in faccia alla Gran Bretagna per bloccare una variante del virus Covid_19 che è comunque già entrata praticamente ovunque. Come sempre accade dunque, si reagisce in ritardo su qualche cosa che è già avvenuto.
Ma fare polemiche non aiuta e soprattutto non serve. La conferma di stamattina, battuta alle 7 dal Sole 24 ore è quella che più preoccupa in questo momento la Dakar 2021:
"Variante inglese: Arabia Saudita ferma voli internazionali
L'Arabia Saudita ha sospeso ieri i voli internazionali e l'accesso attraverso valichi terrestri e porti al proprio territorio per almeno una settimana, a seguito della comparsa di una nuova variante del coronavirus nel Regno Unito. Il regno saudita “sospende tutti i suoi voli internazionali - salvo casi eccezionali - per un periodo di una settimana che può essere prorogato di un'altra settimana”, ha riferito l'agenzia di stampa ufficiale saudita Spa citando il ministero dell'Interno. “Anche l'ingresso nel regno via terra o via mare sarà sospeso per una settimana, con possibile proroga di un'altra settimana”, ha aggiunto l'agenzia. Inoltre, tutti i passeggeri che sono arrivati dopo l'8 dicembre dall'Europa o da qualsiasi altra regione del mondo in cui è stata segnalata la nuova variante del virus dovranno isolarsi per due settimane. L'Arabia Saudita ha iniziato giovedì una massiccia campagna di vaccinazione contro il nuovo coronavirus".
Chi scrive si trova in Arabia Saudita ormai dal 6 dicembre e può quindi parlare e confermare di persona quello che sta accadendo in questo momento nel Paese. Punto primo non mi hanno segregata in camera, in albergo, e comunque ho un risultato del test effettuato quattro giorni fa dall'esito negativo. Tutti i mezzi della Dakar sono già arrivati a Jeddah e sono mollemente parcheggiati nel porto, in attesa che il trenta di questo mese i loro possessori li vadano a recuperare ; quindi il blocco dei porti e delle navi non tocca la realtà della Dakar 2021.
Non siamo in moltissimi qui a Jeddah ma un certo numero di persone è già arrivato dall'Europa: altri sono rientrati a casa dopo la Baja Hail e altri invece si sono spostati negli Emirati Arabi per trascorrere il Natale.
Gli uffici francesi di ASO sono già chiusi per le festività natalizie e quindi notizie da lì non ne arriveranno: non possiamo far altro che aspettare. Aspettare la reazione di un Paese che ha fatto di tutto per avere la Dakar nel suo territorio e che ha fatto di tutto in tempi remoti, e cioè oltre quattro mesi fa, per garantirne lo svolgimento in un momento in cui, ricordo, l'Europa stava messa peggio di adesso. Non dimentichiamo che gli arabi a settembre hanno fatto arrivare un charter dalla Francia con oltre 100 persone che si sono poi disseminate sul territorio arabo per lavorare, tracciare, disegnare il percorso e molto altro ancora. Non credo che quelle stesse persone si faranno fermare ora da questo stop forzato dettato dalla paura, in parte immotivata. Ricordo che chiunque partecipi alla Dakar 2021 dovrà obbligatoriamente effettuare un test anticovid e solo con un risultato negativo potrà salire in aereo e sbarcare poi in Arabia Saudita. Una finestra sono sicura si aprirà sui concorrenti e su tutti coloro impegnati nell'organizzazione.
Non dobbiamo far altro che aspettare: il colpo è forte, ma non credo che sia inaspettato. ASO intanto è riunita in un meeting internazionale. Forse nel pomeriggio ne sapremo di più.
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