Ci sono un tedesco, un inglese e un italiano. Cominciavano così una volta le barzellette, quelle in cui di solito l'italiano era il più ganzo e aveva sempre la risposta e la battuta pronta. Qui invece ci sono sei svedesi, un'australiana, una saudita, un norvegese, un tedesco, un'inglese, un giamaicano, due americani, e due spagnole. Ci si diverte molto, si ride, si scherza, ma si fa anche dannatamente sul serio.
Questa è la quarta stagione dell'Extreme E e questi sono i suoi protagonisti, con una forte presenza di svedesi, ben sei su 16, il che corrisponde quasi a un 40 per cento del totale. Non a caso la Svezia è la nazione che fornisce un alto numero di piloti al rallycross, disciplina a cui l'Extreme E attinge ampiamente, sia per le regole, sia per quanto accade in pista e sia, appunto, per i piloti. La seconda disciplina a cui liberamente si ispira è quella dei rally raid anche se qui di navigazione ce n'è pochissima, eppure qualche volta capita di sbagliare direzione o di
saltare un wpt.
Quello che accomuna la ExE alle altre discipline sportive e non solo del motorsport, è di sicuro l'adrenalina, il tutto concentrato in pochi, pochissimi minuti, esattamente come una manche di cross o supercross, lo sport preferito, e anche uno dei quelli che gli riesce meglio, insieme al freestyle, di Travis Pastrana che domani farà il suo debutto al volante di una Odyssey 21.
E non sarà una giornata leggera per lui perchè l'americano di Annapolis non è ancora arrivato in Arabia Saudita e oggi non ha potuto sottoporsi alle verifiche, nè alle amministrative nè alle tecniche. Farà tutto domani mattina, a cominciare dalle 7, con l'effetto jetlag ancora addosso: a quell'ora infatti, andrà a farsi una bella camminata lungo il percorso di 3268 metri e avrà solo un'ora di tempo per studiare traiettorie, passaggi e strategie. Poi al rientro al paddock si sottoporrà alle verifiche e porterà anche casco e tuta ignifuga al controllo, pronto a saltare a bordo della Odyssey 21 del team Legacy Moto Club alle 8,15 per il suo primo giro al volante della ribelle e capricciosa vettura protagonista della ExE. Quindici i minuti concessi al pilota del Maryland per cercare di capire come è fatta e soprattutto come reagisce questa vettura alla sua guida.
Martedì, cioè due giorni fa, lo stesso test lo avevano fatto Dania Akeel, per la prima volta anche lei su questo veicolo e in questo campionato - con i colori di JBXE - e la compagna di squadra di Pastrana, Gray Leadbetter anche lei al debutto.
Acciona aveva chiesto di far girare sulla loro Odyssey anche Fraser McDonnell che quest'anno sarà il compagno di squadra di Laia Sanz ma il permesso è stato rifiutato visto che il giamaicano ha corso tutta la stagione 2023 su questo mezzo e i commissari non hanno ben capito perchè dovesse aver bisogno di una sessione straordinaria. Cosa che a dirla tutta ha suscitato un po' anche la curiosità di chi scrive...Visto che poco si può toccare o cambiare sulle Odyssey 21, uguali per tutti, possibile che gli spagnoli siano riusciti a trovare un assetto migliore degli altri solo mettendo le mani sui "clic" delle sospensioni e che per questo volessero far provare McDonnell?
Domani si comincia lo spettacolo, con le prove libere, o shakedown che dir si voglia, visto che in questa disciplina le due cose corrispondono e mentre si pensa a mettere le gomme, Continental anche quest'anno, in pista per la prima prova, oggi è stato reso noto anche il regolamento.
E nulla è stato cambiato. Ci si aspettava qualche novità, vista la miriade di rotture e di incidenti e danni della passata stagione ma il numero più basso di vetture, solo otto al posto delle dieci del 2023, ha fatto infine decidere che due manche da quattro in fin dei conti non sono poi così pericolose. Sarà vero?
Bisognerà aspettare sabato per scoprirlo: nel frattempo godiamoci domani le prove libere e stiamo a vedere come se la cavano i "novellini" e i tempi che gli "esperti" riusciranno a staccare.
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