Vi ricordate del botto spaventoso nella prima finale - delle due previste - in Sardegna fra Johann Kristoffersson e Carlos Sainz? Fra il team RXR di Nico Rosberg e la Acciona di Carlos Sainz e Laia Sanz? Impossibile dimenticarlo, ovviamente, con il volo infinito de El Matador per aria e lo svedese che dice che non lo ha fatto apposta.
(Questo il video dell'incidente da tutte le angolazioni https://www.youtube.com/watch?v=XyAXes5ak94&t=18s )
Ovviamente la cosa ha avuto degli strascichi e ovviamente è finita davanti ai giudici, in particolare quelli dell'Automobil Club di Montecarlo che sono i responsabili sportivi della Serie riservata ai 4x4 elettrici. Bene, finalmente, la scorsa settimana è stata emessa la sentenza che dà ragione alla Acciona ma non punisce poi troppo in realtà il team di Rosberg che ha preso comunque molto male la notizia. Ma vediamo di analizzare passo passo quanto successo nell'ultima settimana.
Dopo il botto in pista Kristofferson alla guida in quel momento aveva risposto alle interrogazioni della direzione gara asserendo che aveva perso il controllo della macchina e per questo non aveva potuto evitare di centrare in pieno - sul posteriore - la vettura di Carlos Sainz. Lo svedese era stato sbugiardato prima ancora che calasse la sera quando i commissari avevano acquisito e guardato i camera car: in quel momento avevano scoperto che il pilota della RXR non aveva assolutamente perso il controllo della vettura e che anzi aveva ampiamente guardato a destra e a sinistra prima di immettersi sulla traiettoria di Sainz ben sapendo che lo avrebbe colpito. Dopo l'urto lo svedese come se nulla fosse aveva continuato imperterrito fino a che la gara, una volta raccolte tutte le vetture nella zona cambio, era stata dichiarata in regime di bandiera rossa e fermata. Dopo aver recuperato il campione madrileno, miracolosamente illeso, e averlo trasportato in ospedale in elicottero la gara era ripresa e il team RXR aveva vinto festeggiando sul podio senza nessun rispetto o preoccupazione per le sorti del pilota spagnolo.
Un atteggiamento scandaloso, anti sportivo, da punire e così Acciona aveva inoltrato un reclamo chiedendo di far chiarezza sull'incidente.
Il 19 agosto finalmente l'Extreme E Sporting Governing Body e l'Automobile Club di Monaco (ACM) si sono pronunciati e hanno annunciato la decisione dei commissari a seguito dell'incidente avvenuto durante l'Island X Prix in Sardegna il 7 luglio. L'iniziale penalità - ridicola in realtà - comminata alla RXR di 30 secondi è stata trasformata portando di conseguenza a un cambiamento anche nella classifica del campionato. La ACM ha deciso che RXR sarà classificata quinta - e non più terza, in seguito alla penalità dei trenta secondi - nella gara sarda mentre ad Acciona viene confermata la quarta piazza, davanti appunto al team di Rosberg. Così facendo RXR perde cinque punti in campionato e guadagna alla fine della prima finale 10 punti invece di 15 mentre Acciona ne accumula 12 invece dei precedenti 10. In questo modo JBXE sale sul terzo gradino del podio della finale del 7 luglio e aggiunge altri tre punti ai 12 che aveva ottenuto. La gara in questione dunque, è stata vinta da Chip Ganassi primo davanti a Xite Energy e JBXE con Acciona quarta e RXR quinta.
Le nuove classifiche si possono consultare su : https://www.extreme-e.com/en/mediacentre/notice-board In questo modo ora RXR resta sempre prima in classifica ma con un margine leggermente inferiore, e cioè di 18 punti sul secondo team, quello americano di Kyle Leduc e Sara Price.
Quello che è interessante da un lato e deludente nello stesso tempo è che nel provvedimento datato 12 agosto i commissari analizzano un fatto ben preciso e cioè - Driver N6 caused the collision with car N55 forcing the car off the course - il pilota della vettura 6 ha causato la collisione con la vettura 55 forzandola a finire fuori gara - e se da un lato c'è la soddisfazione della decisione, e il fatto che grazie ai filmati e alla telemetria i commissari abbiano aperto gli occhi, resta invece dall'altro lato, la delusione che la punizione sia comunque ancora troppo leggera.
La squalifica totale, la mancata assegnazione dei punti sarebbe stata una pena più giusta e non è paragonabile al comportamento tenuto da quella stessa direzione gara nei confronti di Nasser al Attiyah per esempio quando alla guida della ABT Cupra aveva buttato fuori pista, anche in quel caso, Carlos Sainz, centrandolo sul lato sinistro della sua Acciona. Allora l'equipaggio - Nasser corre insieme a Jutta Kleinschmidt - era stato relegato in ultima posizione ma non solo: in seguito alla decisione del collegio dei commissari al team ABT Cupra erano stati tolti tutti i punti (decisione numero 18, doc. n° 54 della gara di Neom in Arabia Saudita) delle qualifiche - zero punti nella sessione 3 delle qualifiche - ed erano stati retrocessi in ultima posizione: dalla gara di Neom erano rientrati con soli 4 punti, risultato del secondo posto nella Crazy Race.
In Sardegna invece le cose sono andate un po' diversamente. I commissari non hanno neanche sanzionato Kristoffersson per la bugia, palese, raccontata: nel video si vede chiaramente che non ha mai perso il controllo del posteriore della sua Odyssey 21, eppure nel Documento 106 si ripete quanto affermato dal pilota (Both drivers took different paths after the start. When merging to Way Point 1 car N6 and car N55 were nearly side by side with slightly ahead when car N6 lost the rear, span and strongly collided into the rear of car N55 who crashed. Having considered the matter extensively, the Stewards determined that the driver of car N°6 Johan Kristoffersson was wholly responsible for the incident. Stewards considered that the penalty applied remains consistent with similar incident which happened in the past." Doc No.: 106 Posted at: 14:42 of August, 12th.) della serie 'ha perso il controllo e ha centrato Sainz per questo è completamente responsabile dell'incidente'. Il quinto posto nella finale concede al team di Rosberg 10 punti assolutamente ingiusti e la squalifica sarebbe stata una pena corretta. Non si possono accettare e permettere comportamenti del genere in una competizione automobilistica e punire lievemente i responsabili non è giustificabile e anzi, rappresenta un atteggiamento pericoloso per il futuro.
Nonostante tutto RXR resta in testa al campionato con 60 punti contro i 43 di Chip Ganassi, i 42 di Acciona e i 41 del team di Lewis Hamilton con Sebastien Loeb e Cristina Gutierrez.
La prossima sfida si correrà fra un mese in Cile e sarà Antofagasta e il suo deserto ad ospitare il Copper X Prix, dedicato ovviamente alle miniere di rame presenti ovunque nel territorio.
A proposito, una curiosità: nella gara sarda la Acciona dopo l'impatto e il capotamento era risultata totalmente compromessa. I meccanici non avrebbero mai fatto in tempo a ripararla in tempo per la sfida dei giorni seguenti e allora Sainz e Sanz hanno corso con il muletto, la unica Odyssey presente su tutti i campi di gara e utilizzata dall'organizzazione per portare in giro i vip in pista, o per esporla ai box. Sistemato il muletto con le parti di carrozzeria marchiate Acciona, il team spagnolo aveva potuto correre nella seconda gara della prima settimana di luglio ma non era riuscito purtroppo, per un guasto al veicolo, a concludere la finalissima. Anche questo andrebbe messo sul conto da presentare al team RXR.
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