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Immagine del redattoreRedazione

In E-Bike nel deserto, su e giù dalle dune. Un'idea bizzarra, venuta a un ex pilota rally raid di Roma

Andare in bicicletta in Africa si può e in effetti già molte persone lo fanno. Capita sempre più spesso di incontrare quelli che non esito a definire EROI che pedalano sotto il sole, o sotto le nuvole del cielo di Marocco, o addirittura Senegal e Mauritania quando siamo sull'Africa Eco Race e molti di loro hanno borse, borsoni, borsette sulle loro bici e sfidano piste e nastri d'asfalto senza paura.

Per questo quando Alessandro Bettini, già incontrato alla Dakar nel 1998 e poi anche al Rally del Marocco, al Faraoni e al Desert Challenge, quando ancora si correva a Dubai e non ad Abu Dhabi come avviene oggi, mi ha contattata per parlarmi del Tembaine Desert Rally, la sfida mi ha subito incuriosito. Pedalare sulle dune mi sembrava di per sè complicatino però l'idea era intrigante. Piste sabbiose e sassose, trasferimenti alternati a prove speciali, circa 120 chilometri al giorno, a volte di più, a volte di meno, ma non con la bici muscolare, bensì con le E-bike. Perchè? "Perchè ogni tanto servirà un colpetto di motore" suggerisce Bettini e in effetti ha ragione.

Ne parlo perchè questo sarà a tutti gli effetti un rally raid, composto da sei tappe e previsto per inizio dicembre 2024, il periodo in cui la sabbia, per fortuna, è più compatta e non ci sono i quaranta gradi tipici del deserto tunisino in altre stagioni.

Si parte la mattina con una traccia GPX e si arriva a inizio speciale: partenza ogni tre minuti - perchè qui è ancora più facile seguirsi che non con la moto - e poi via con una serie di wpt da trovare e passare scegliendo una traiettoria magari più breve e cercando anche di


risparmiare il motore e usarlo il meno possibile perchè non si sa mai che cosa arriverà più avanti. Alla mattina verrà annunciato un Sand Factor che varia da 1 a 5 e che sta a segnalare lo stato della sabbia e anche la quantità di dune sulla tappa di quel giorno: poca SF 1, tante dune e friabili SF5.

Strategia, navigazione e anche delle buone gambe sono fondamentali e proprio come accadde a Thierry Sabine quando decise nel 1978 di far partire la sua Dakar e quindi una nuova grandissima avventura estrema, gli avventurieri hanno risposto prontamente.

Il bello è che hanno risposto campioni del mondo e personaggi che abitualmente corrono e vincono in mountain bike, ma anche su asfalto o in situazioni che con il deserto hanno poco a che fare e proprio per questo hanno compreso appieno il senso di questa sfida.

Il sito di riferimento è https://tembainedesertrally.com/ e ci si può iscrivere - da ieri - alla prova che sarà una Special Edition, una sorta di numero zero.

Possono partecipare tutti, sia atleti, sia professionisti, sia persone che usano la E-bike tutti i giorni e ne hanno sposato la filosofia apprezzandone i lati positivi.

La Tembaine Desert Rally sarà una gara sostenibile, nel senso di green, e tutti coloro che collaborano al progetto lo hanno capito e ne hanno sposato la strategia e gli ideali a cominciare dal campo tendato che ospiterà uno degli arrivi di tappa, proprio a Tembaine. Alberghi cinque stelle e un servizio di altissima qualità si alternerà alle fatiche della giornata, proprio per regalare un'emozione in più a questa competizione che riunirà tutti i partecipanti già il 29 novembre sera a Tunisi per trasferirli tutti il giorno dopo a Tozeur da dove partirà la prima tappa, e anche il prologo.

Ci si sposterà verso Douz, Matmata, Ksar Ghilane, Tembaine e il 7 dicembre si concluderà il tutto riportando poi i partecipanti a Tunisi per rientrare verso casa.



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