Se ne parla ormai da mesi e di nuovo è stato argomento fisso durante la Dakar e anche durante l'ADDC di marzo: torneranno davvero le bicilindriche nei rally raid? La risposta è scontata perchè in realtà le bicilindriche non ci sono alla Dakar e al Campionato del Mondo FIM, ma in tutti gli altri eventi invece fanno capolino già da molto tempo. L'Africa Eco Race le ha sempre ospitate - e basta chiederlo a quel Paolo Caprioni che proprio non riesce a cavalcare una monocilindrica per averne certezza - e lo farà di nuovo a ottobre 2022.
La gara organizzata da Jean Louis Schlesser ha aperto le porte e le braccia alle Case ufficiali e più di una potrebbe approfittare dei regolamenti più flessibili e meno rigidi della competizione africana per provare, in gara, i nuovi modelli. Di chi stiamo parlando? Ovviamente di Yamaha, di Ducati e di Aprilia, ma mentre la prima e la seconda hanno già le moto pronte, fatte e finite, la terza è un po' in ritardo e non c'è certezza che la moto possa essere competitiva per ottobre. Se da Yamaha si aspettano notizie proprio in queste ore, Ducati non si sbilancia. Ci sarà una presentazione a maggio, ufficiale, e solo in quel momento si parlerà eventualmente di un team. Per il momento quelli di Borgo Panigale dicono solo "Ora che siamo parte della famiglia Audi dobbiamo mantenere un profilo alto: come la RS Q e-tron ha debuttato alla Dakar 2022 riuscendo a vincere subito tre speciali, anche noi dobbiamo arrivare con una moto che sappia dimostrarsi all'altezza della situazione". Di più non dicono, e soprattutto non si sbottonano su una moto e un team ufficiale, ma è certo che Antoine Meo non è andato in Ducati solo per riscaldare le selle.
Vediamo allora più nel dettaglio la DesertX equipaggiata con ruota anteriore da 21” e ruota posteriore da 18” e progettata per il fuoristrada sulla base di un progetto che ha visto la luce nel 2019. Fu allora che Ducati presentò, per saggiare un po' la reazione dei clienti e degli appassionati, il concept omonimo e la reazione fu positiva: così la Casa di Borgo Panigale decise di trasformare quel concept in una moto funzionale, competente ed efficace.
"Il design di DesertX è un’interpretazione moderna delle linee delle moto enduro degli anni ’80, creato dal Centro Stile Ducati seguendo i criteri di essenzialità e robustezza.
La moto è visivamente composta da 3 macro elementi: un volume unico che comprende il serbatoio e le protezioni laterali, la sella e il parabrezza che integra il distintivo doppio faro anteriore, capace di rafforzare ulteriormente l’unicità della moto. Le superfici a contatto con il pilota sono ampie e ben raccordate per agevolarne i movimenti specialmente nella guida off-road. Lo schema adottato per la ciclistica della nuova Ducati DesertX prevede un nuovo telaio a traliccio in acciaio, che lavora in combinazione con sospensioni a lunga escursione in grado di garantire un comportamento ottimale anche nel fuoristrada più impegnativo. L’ottimizzazione di tutti i componenti ha portato alla realizzazione di una moto efficiente, con un peso a secco di 202 chili". Le sospensioni della DesertX vantano una forcella Kayaba a steli rovesciati da 46 mm di diametro con 230 mm di escursione regolabile in compressione, estensione e precarico. Anche il monoammortizzatore, sempre Kayaba, è regolabile in compressione, estensione e precarico e, abbinato al forcellone in alluminio, consente una corsa della ruota posteriore di 220 mm. DesertX possiede una generosa luce a terra di 250 mm, particolarmente importante per la guida off-road più spinta.
La DesertX monta ruote del tutto inedite per una Ducati, da 21" all’anteriore e 18" al posteriore, le dimensioni tipiche delle moto da fuoristrada: gli pneumatici di primo equipaggiamento sono i Pirelli Scorpion Rally STR, con misure 90/90-21 e 150/70 R18. DesertX però è anche omologata per montare sia pneumatici più orientati al fuoristrada, sia pneumatici più stradali.
Tutti gli altri dettagli tecnici sono facilmente rintracciabili sul sito dedicato e ufficiale di Ducati ma una prima presa di contatto, per chi non l'avesse ancora fatto, si può realizzare guardando questo video: https://www.youtube.com/watch?v=lZwhm5PDU8I
Il cuore della nuova DesertX è il motore a distribuzione desmodromica Testastretta 11° da 937 cm3 raffreddato a liquido che eroga 110 CV a 9.250 rpm e una coppia massima di 92 Nm a 6.500 rpm. Il motore conta su tutti i miglioramenti già visti su Monster e Multistrada V2, tra cui la frizione a 8 dischi estremamente compatta e leggera e il cambio dotato di tamburo che lavora su cuscinetti per minimizzare gli attriti e migliorare precisione e dolcezza nella fase di cambiata, contribuendo anche a una riduzione del peso totale del motore di 1,7 kg rispetto alla precedente versione.
Per offrire il miglior rendimento possibile nella guida in fuoristrada e nelle diverse destinazioni d’uso, il Testastretta 11° è stato ottimizzato in maniera specifica per questa moto. Il cambio possiede, infatti, rapporti dedicati differenti rispetto a quelli della Multistrada V2. La rapportatura è stata complessivamente accorciata su tutte le marce fino alla quinta per garantire il miglior comportamento in fuoristrada. Prima e seconda marcia, in particolare, sono molto più corte rispetto agli altri modelli, per agevolare le fasi di guida a bassa velocità di alcuni passaggi difficili tipici dell’utilizzo in off-road. All’altro estremo, la sesta marcia è adeguatamente lunga per favorire l’utilizzo autostradale della moto mantenendo regimi di rotazione contenuti, che consentono di limitare il consumo di carburante e di aumentare il livello di comfort.
In vendita da maggio 2022 il nuovo modello Ducati sarà ordinabile anche in versione depotenziata a 35 kW per i possessori di patente A2. In Italia, per incentivare l’ingresso dei più giovani appassionati al mondo delle due ruote, Ducati propone un’agevolazione di 1.000 euro sul prezzo di listino di tutte le moto a 35 kW disponibili in gamma. La Casa motociclistica Bolognese offre inoltre la garanzia "4Ever Ducati", valida per 4 anni a chilometraggio illimitato, garantita dall'intera rete di concessionarie.
Foto - Ducati Media House
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