L’hanno chiamata Pioneer25 e in effetti qui si sta parlando di veri e propri pionieri. È vero, alla Dakar due anni fa avevamo visto un camion a idrogeno, e avevamo anche scoperto che la tecnologia è molto avanti in questo settore, soprattutto sui mezzi pesanti, ma di auto, e di gare, ancora non si era parlato, o meglio, si era parlato ma come di un qualche cosa ancora remoto, in un futuro parecchio distante.
E invece ieri, 27 giugno 2024, in un incredibilmente assolato pomeriggio londinese la Pioneer25 ha rivelato le sue forme davanti a giornalisti, sponsor, piloti, manager, CEO di diverse aziende che trovano eccitante l’argomento idrogeno, molto più di quello elettrico. È proprio Alejandro Agag, deus ex machina di questa vetrina abbagliante ed emozionante, che racconta un interessante aneddoto su Mario Andretti, che vanta un suo team all’interno di Extreme E, il campionato delle fuoristrada elettriche. “Mi avevano raccontato che Mario Andretti andava in giro a dire che l’elettrico non gli piaceva, che sì, correva nella Extreme E ma non era il massimo. Così a Miami finalmente per la Formula E l’ho incontrato e gli ho chiesto perché parlava male dell’elettrico e mentre me lo spiegava gli ho detto che adesso avevamo la vettura a idrogeno e lui mi ha abbracciato”.
Ma Andretti non è certo l’unico a rivelare il suo amore per questa nuova frontiera del futuro, per la nuova era che sta per cominciare con l’idrogeno come protagonista principale. Red Bull è un altro attore di questo nuovo movie. “L’elettrico non gli interessava, me l’hanno detto chiaramente, ma l’idrogeno invece sì” ed ecco perché la prima Pioneer25, questo il nome scelto per la nuova vettura, evoluzione della Odyssey 21, ha un livrea Red Bull da capo a piedi. “Un bel connubio che nel campionato 2025 vedrà Red Bull affiancare uno dei team che correrà nella nuova Extreme H”. Agag non rivela il nome ma è facile prevedere di chi stiamo parlando data la presenza di Carlos Sainz ieri a Londra, e ben sapendo che, oltre a lui, anche entrambi i suoi due piloti di Extreme E in Acciona, Laia Sanz e Mattias Ekstrom, sono due testimonial chiave del brand.
La nuova vettura è bella e nonostante sembri più snella della sua mamma, la Odyssey 21 di Extreme E, in realtà pesa circa 200 chili in più perché da qualche parte le celle per stoccare l’idrogeno bisognava pur metterle. Un solo sedile, per bilanciare i pesi, sistemare tutte le parti, fare spazio ai nuovi elementi per una vettura che somiglia moltissimo ai buggy che corrono il campionato del mondo rally raid e fa pensare al monoposto di Jean Louis Schlesser a inizio anni Novanta quando fece il suo debutto alla Dakar.
Particolari Tecnici
Questa nuova vettura che darà vita al Campionato Extreme H è una vettura progettata da Spark Racing Technology a cui ha collaborato l'ingegner Mark Grain, un personaggio ben noto nel mondo delle corse d'auto. Attualmente in fase di sviluppo la vettura ha cominciato a girare soprattutto in Francia, per esempio nella ben nota Chateau Lastours, a fine dicembre 2023 e da allora è scesa sulle piste in terra una volta al mese cambiando anche diversi telai. Attualmente stanno lavorando sullo Chassis 3, che sarà una evoluzione supplementare dei due precedenti.
Progettata e prodotta da Spark Racing Technology, gli stessi di Extreme E e della Odyssey 21, è dotata di una cella a combustibile a idrogeno di Symbio, fornitore ufficiale di celle a combustibile di Extreme H: Symbio fornirà una cella a combustibile a idrogeno da 75kW sostituendo la batteria come fonte principale di energia. La cella a idrogeno alimenta la batteria prodotta e supportata da Fortescue ZERO. Le celle a combustibile a idrogeno rappresentano una rivoluzione tecnologica che sta diventando una realtà diffusa al punto che in Extreme E veniva già utilizzata per fornire energia alle batterie.
L'uscita di picco 400kw (550hp) del Pioneer 25 è in grado di andare da 0 a 100 km orari in 4,5 secondi affrontando pendenze fino al 130 per cento. Ogni Pioneer 25 che correrà avrà un pacchetto comune di parti standardizzate della Spark Racing Technology. "Nel 2026 però daremo la possibilità ai team di riadattare la vettura e di lavorare su un ulteriore sviluppo della cella a combustibile - ammette Agag - mentre a livello estetico potranno farlo già dal prossimo anno" a livello di carrozzeria anteriore e posteriore e a livello fanaleria, come aveva già fatto per esempio il team di Chip Ganassi per replicare l'Hummer e il look dei modelli di auto di uso comune anche in Extreme E.
Inizialmente la vettura doveva rappresentare una evoluzione della Odyssey 21 ma con il tempo, e dopo vari tentativi, ci si è accorti che era impossibile far stare tutti i nuovi materiali all'interno di un telaio reputato troppo piccolo. Lo conferma Mark Grain, direttore tecnico di Extreme E: "Non ci sono stati compromessi con il Pioneer 25. Spark Racing Technology e Symbio hanno fatto un lavoro enorme nello sviluppo della vettura Extreme H. Abbiamo imparato molto dall'Odyssey 21 ma questo è un telaio completamente nuovo e un'auto da corsa appositamente costruita per la cella a combustibile a idrogeno. Avevamo due obiettivi che sono poi quelli di chiunque costruisca le auto da corsa: realizzare una vettura veloce per gare ancora più intense, resistente alle condizioni estreme. Lavorare su questo progetto mi ha ricordato moltissimo la Formula 1. Abbiamo rifatto il pacco batterie, completamente, e abbiamo ridisegnato la geometria delle sospensioni ottenendo una nuova macchina al 100 per cento. Peso complessivo poco più di 2000 kg con un centro di gravità più basso e centrale che assicura una performance in continua crescita, con potenza e coppia ancora più alte rispetto alla Odyssey 21. Abbiamo dimostrato in queste quattro stagioni che i veicoli elettrici sono in grado di affrontare ambienti molto difficili e correre in condizioni delicate ed estreme ora dobbiamo fare un altro passo avanti e dimostrare al mondo che i veicoli a celle a combustibile a idrogeno possono fare lo stesso".
Alla presentazione erano presenti Catie Munnings, Hedda Hosas, Carlos Sainz appunto e Jimmie Johnson che ha raggiunto la Extreme E quest'anno con il team americano Legacy Motor Club.
Contrariamente a quanto annunciato la nuova Pioneer 25 farà il suo ingresso 'mobile' non in
Sardegna ma in Scozia, alla prossima gara di Extreme E in programma per il 13 e 14 luglio.
E la Extreme E che fine farà, chiedo ad Agag: "Scomparirà lentamente per lasciare lo spazio a Extreme H ma lo farà in modo definitivo" anche se le date non sono ancora chiare, se cioè già nel 2025 ci sarà solo la serie a idrogeno o se la ExE arriverà a concludere anche la prossima stagione.
Però in Sardegna non solo verrà anche la Pioneer25, ma addirittura ne verrà più di una. "E' esattamente questa la nostra idea - afferma il patron di Formula E, Extreme E e ora anche Extreme H - vorremmo portare più di una vettura in Italia proprio perchè ora dobbiamo svilupparle velocemente per esser pronti il prossimo anno; ma siamo fiduciosi perchè la macchina è praticamente pronta" e in effetti 1800 chilometri di test già effettuati, e con sempre maggior successo, lo confermano. Sono stati coperti praticamente i chilometri di tre stagioni di Extreme E. Ma quanti team correranno il prossimo anno? "Io spero dieci - ammette Agag - e credo che ci saranno nuovi team che arrivano e altri team che invece se ne andranno, oggi ne abbiamo otto ma l'obiettivo è comunque tornare a dieci".
E quando si tocca l'argomento FIA Alejandro Agag diventa molto prudente: "L'accordo con la FIA va piano, non è facile e non si riesce a trovare una linea comune da seguire. Stiamo cercando un punto d'interlocuzione ma i tempi sono lunghi...almeno però ci stiamo provando".
Insomma non diciamo nulla di nuovo, la FIA segue sempre linee incomprensibili per tutti, a parte la federazione stessa, basta vedere cosa sta accadendo in altri campionati, rally raid in primis.
Quindi non si sa ancora se il prossimo anno il campionato di Extreme H sarà titolato FIA ma di sicuro la Federazione è interessata all'idrogeno e ai suoi sviluppi e cercherà di posare la sua lunga mano su questa Series.
Ma nel frattempo questa Pioneer25 ha risvegliato l'interesse delle Case, come confessa lo stesso Agag "C'è grande interesse da parte delle Case per il mercato standard e sono stato il primo a sorprendersi della presenza di tanti dealer alla presentazione . Secondo me c'è un rallentamento adesso sul mercato nei confronti dell'elettrico, le vendite si sono fatte più complicate, e la Cina ha sicuramente ricoperto un ruolo importante in questo, ma in effetti la corsa è un po' frenata. Però tante marche stanno guardando all'idrogeno, anche con l'idea di avere magari entrambe le tecnologie - elettrico e idrogeno - e lo prova il fatto che alcune Case che in passato aveva scartato a priori l'idrogeno, ora stanno riconsiderando la cosa. Questa vettura e il campionato di Extreme H cadono a proposito".
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